Ti è mai capitato di chiederti come mai ad ogni donazione vengono prelevate anche tutte quelle provette colorate che ogni tanto sembrano moltiplicarsi?
La risposta è semplice: sono degli esami di controllo, obbligatori per legge, necessari per la tutela della salute del ricevente e per la garanzia della buona salute del donatore. In questo modo si protegge sia la popolazione sana che fornisce il proprio contributo con la donazione volontaria, anonima e gratuita, e soprattutto si permette, a chi ne ha bisogno, di ricevere unità di sangue che rispecchino i massimi livelli di sicurezza.
Le provette sempre associate alla donazione sono 5 e si chiamano provette pilota. Vediamole insieme!
PROVETTA TAPPO ROSSO: EMOCROMO.
L’emocromo descrive la composizione del sangue nelle sue componenti cellulari e non. E’ una delle analisi del sangue più richieste, poiché i suoi risultati contribuiscono a tenere sotto controllo lo stato di salute generale di una persona.
Con questo esame è possibile valutare:
- la conta dei globuli rossi (eritrociti), utile ad esempio per individuare quadri di anemia e talvolta evidenziarne la causa;
- la conta dei globuli bianchi (leucociti), necessaria per portare alla luce eventuali malattie più o meno gravi;
- il numero delle piastrine (trombociti), per identificare eventuali alterazioni della coagulazione e quindi il rischio di emorragie o trombi.
PROVETTA TAPPO GIALLO: GRUPPO SANGUIGNO.
Conoscere il gruppo sanguigno del donatore è fondamentale per assicurare ad ogni paziente la corretta sacca di sangue. Ecco perchè non viene rilevato solo una volta, ma viene confermato ad ogni donazione.
L’appartenenza ad uno degli 8 gruppi sanguigni (A+, A-,B+, B-, AB+, AB-, 0+, 0-) è verificata grazie proprio a questa provetta.
PROVETTA TAPPO OCRA: SIEROLOGIA.
La sierologia consiste nella ricerca nel sangue degli anticorpi diretti contro le principali malattie trasmissibili per comportamenti a rischio.
Tramite questo esame si ricercano gli anticorpi per:
- l’epatite C;
- la sifilide;
- l’HIV;
- gli antigeni dell’epatite B.
Una positività a questi controlli rappresenta un campanello d’allarme per il medico che li legge, che potrà quindi richiedere un esame di conferma o degli esami aggiuntivi.
PROVETTA TAPPO VIOLA: NAT.
NAT è l’acronimo di Nucleic Acid Test ovvero il test di ricerca degli acidi nucleici.
Questo controllo serve per la ricerca di DNA o RNA presenti all’interno dei virus trasmissibili con le trasfusioni (DNA dell’epatite B oppure l’RNA dell’epatite C e dell’HIV).
Anche in questo caso, come per la sierologia, la positività indica l’esposizione al contagio e determina l’inizio dei controlli specialistici per il donatore.
PROVETTA TAPPO ROSSO: KEDRION.
Questa provetta è dedicata allo studio del siero del donatore per la sua lavorazione.
Nel periodo estivo a queste 5 provette si aggiunge il test sierologico per il West Nile Virus (WNV) quando questo sia stato rilevato nella provincia di residenza o in una provincia in cui si è soggiornato di recente.
Una volta all’anno, inoltre, vengono effettuati ulteriori accertamenti, al fine di garantire un controllo scrupoloso delle condizioni cliniche dei donatori.
Questi sono:
- ALT (esame di valutazione della funzionalità epatica);
- Creatinina (esame di valutazione della funzionalità renale);
- esami per il dosaggio della ferritina e della glicemia;
- Colesterolo totale, colesterolo HDL e trigliceridi;
- esami di dosaggio delle proteine del plasma che permettono di valutare eventuali malattie del sangue o del midollo;
- Test di COOMBS (esame per valutare la presenza di anticorpi diretti contro i propri globuli rossi).
Donare il sangue, quindi, non è solo un modo per fare del bene agli altri, ma anche a se’ stessi.
Dottor Claudio Bravin
FONTE : https://gocciamagazine.it/